Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta
Prologo:
Sono passati dieci anni da quando Jeremy Rifkin immaginava un futuro a idrogeno come alternativa ai combustibili fossili, ma finora più di qualche applicazione sperimentale non si è visto… i problemi di stoccaggio del medesimo sono risolti solo in parte e nel frattempo le compagnie petrolifere pur di spremere il pianeta fino all’ultima goccia di petrolio stanno facendo investimenti mastodontici su nuove tecnologie di estrazione come il devastante fracking (fatturazione idraulica) che oltre ad inquinare falde, e portare in superficie sostanze tossiche e maleodoranti quando non addirittura cancerogene sarebbero a detta di esperti del settore la causa di svariati terremoti. Naturalmente uso il condizionale perché non si può essere tuttologi ed esperti di tutto, ed io non so se hanno ragione quelli che si schierano a favore o contro queste tecniche.
Quel che è certo ma di cui nessuno vuole parlare, è che le risorse del pianeta con le conoscenze di oggi non possono garantire il tenore di vita e di spreco che abbiamo avuto per tutto il ‘900. Per dirla in altre parole, nel ‘900 abbiamo avuto mal contati un miliardo di persone su cinque (il 20%) che ha avuto a disposizione e sfruttato l’80% delle risorse del pianeta. Oggi si è varcata la soglia dei 7 miliardi di individui sul pianeta; se anche solo la metà di questi si dovesse mettere in testa di vivere, consumare e sprecare quello che consumiamo e sprechiamo noi del primo 20%, servirebbero da domattina altri due pianeti terra che non ci sono. E le teorie di Robert Maltus di cui vi ho dato ampio resoconto nella serie di articoli dedicati alla crisi alimentare dello scorso anno tornano prepotentemente d’attualità. La coperta è corta e i poteri forti e le lobbies che governano il pianeta ben lo sanno… non possono dirvelo in faccia per non aver contro tutte le chiese e le religioni del pianeta, ma state tranquilli che trovare energia, cibo, e lavoro per nove miliardi di individui fra meno di quarant’anni non sarà una sfida semplice.
Non si può nemmeno dire che su questo genere di intrecci delle grandi lobbies ai piani alti, nel corso degli anni non si sia scritto nulla, ma il problema è che si tratta spesso autori diversi che hanno scritto in periodi diversi e a distanza di diversi anni l'uno dall'altro.
Nel leggere il libro di Daniel Estulin "il Club Bilderberg" si apprezza il lavoro certosino di ricostruzione e di collegamento tra fatti avvenuti anche a diversi anni di distanza e tra citazioni fatte da autori diversi in libri diversi; sullo sfondo, mentre l'autore racconta le sue verità, l'ombra dei servizi segreti aggiunge quel pizzico di suspance che alleggerisce la pesantezza dei temi trattati.
Nei sette articoli di cui potete leggere i titoli qua sotto, ho provato a fare un riassunto molto sintetico delle circa 240 pagine (sono più di 370 ma molte sono fotografie) in modo che anche quelli che hanno poco tempo per leggere abbiano comunque un'idea di cosa c'è dietro certe sigle e certi nomi; naturalmente qua e là ho inserito anche qualche considerazione personale.
La scaletta è questa:
Piano_Bar : I pastori del pianeta 1-7 - Solo un club di eccentrici miliardari?
Piano_Bar : I pastori del pianeta 3-7 - Il CFR, un'inquietante presenza
Piano_Bar : I pastori del pianeta 5-7 - Il progetto dell'Unione Europea
Piano_Bar : I pastori del pianeta 7-7 - Peppone e il compagno Rochefeller
Seguitemi e buona lettura.