Piano Bar di Virginio Frigieri
*Oro passione infinita
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Ed ora c'è chi spara aspettative oltre 8.000 $ l'oncia
Noi non siamo abituati a dare troppo credito a chi spara numeri nel cielo e quindi anche questa volta eviteremo di farci prendere la mano da eccessi di entusiasmo, tuttavia, siccome dalle nostra parti si dice che una noce da sola in un sacco non suona, ho cercato di approfondire le origini di queste sparate; mi sono anche voluto consultare con Bellosta sulla opportunità o meno di scrivere su questo argomento, ma qualcosa che bolle in pentola sull'oro effettivamente pare esserci. Dopo bisogna vedere se le cose matureranno già dal 1° gennaio come sostengono alcuni o se andranno avanti nel corso dell'anno prossimo. Se quello che si legge in questi mesi anche su Reuters dovesse alfine avverarsi, io non so se l'oro potrà mai raggiungere la stratosferica cifra di 8.000 $ l'oncia, ma sicuramente un'impennata verso quota 3.000 potrebbe starci.
Ma andiamo per ordine:
Nel 1980, quando il comitato di Basilea per la vigilanza delle banche, istituito nel 1970 dai presidenti delle banche centrali dei paesi del G10, codificò i nuovi criteri per la classificazione degli asset bancari (i famosi Tier1, Tier2 , Tier3 etc), declassò l'oro classificandolo un asset Tier3; del resto dopo Bretton Wood, perso definitivamente il suo ruolo di copertura a garanzia del circolante, l'oro era diventato a tutti gli effetti una commodity, se volete più preziosa e costosa di altre ma pur sempre un metallo con le sue quotazioni e il suo andamento di mercato. Quando un asset è classificato Tier3 significa che la banca può utilizzare soltanto il 50% del suo valore come capitale;
al contrario un asset classificato TIER1 consente alla banca di impiegare il 100% del suo valore.
Con queste norme è chiaro che più asset Tier 3 una banca detiene, e meno denaro può prestare. E questo spiega anche il perchè negli ultimi decenni le banche abbiano preferito caricarsi di titoli di stato e di titoli garantiti da ipoteca e siano state scoraggiate dal tenere riserve d'oro, nonostante i primi siano debiti e il secondo sia appunto oro
ma diventa la storia della carne di coccodrillo che sa di pollo
Quello che viene accreditato ormai da più fonti come l'evento del prossimo anno, è che con l'introduzione degli accordi di Basilea III , si chiuderà un periodo di esilio dell'oro durato 40 anni, e l'oro dovrebbe essere promosso al rango di TIER 1; inoltre sembra che le banche (non si capisce se tutte o solo quelle di un certo livello, saranno obbligate ad inserire nel loro patrimonio un 6% (chi dice 6 chi dice 7) di oro, quando oggi non si va oltre il 4%. E' facile immaginare che le due cose messe assieme potranno determinare effetti considerevoli sulle quotazioni del metallo giallo. Non so se come dice qualcuno , l'oro raddoppierà il suo valore nel giro di una sola notte, ma quello che so con certezza è che quando si verificherà un simile evento io non mi farò trovare a tasche vuote senza un grammo di oro fisico in cascina!.
Ambasciator non porta pena.