Nessuna grossa scossa durante l'ultimo incontro del Fomc (Federal Open Market Committee).
Bernanke conferma il Q3 e apre al proseguo dell'acquisto di MBS (mortgage backed securities) e di ulteriori assets anche per il 2013 se le condizioni lo richiederanno. L'attenzione si focalizzerà su crescita economica e mercato del lavoro.
Se la crescita economica non dovesse consentire un adeguato miglioramento del mercato del lavoro, che viene ancora giudicato lento e oltretutto avversato dalla situazione di instabilità dei mercati finanziari esteri, si procederà con le manovre prefissate.
Il Fomc ha affermato che manterrà i tassi su livelli "eccezionalmente bassi" ( si parla di un range tra lo 0 e lo 0,25 per cento) fino a metà 2015 e che continuerà a comprare 40 miliardi di dollari di Mbs ogni mese, in linea a quanto detto a settembre. Questa è l'unica novità dello statement del FOMC che viene palesata rispetto allo statement di settembre nel quale comunque se ne intuiva già la possibilità.
Per il resto, emerge un quadro non entusiasmante dell'economia americana. Il trend dei consumi è sostanzialmente migliorato ma questi dati sono frenati da un peggioramento della componente di investimenti non residenziali.
Ancora in recupero che confermano le precedenti rilevazioni del "Housing starts e building permits", gli investimenti residenziali sebbene i livelli generali siano ancora sottotono.
L'outlook sull'inflazione rimane benigno, sebbene la recente risalita dei prezzi dell'energia ne abbia aumentato la pressione nel breve termine, mentre le aspettative di medio-lungo termine rimangono ancorate alla stabilità.
Lo statement sembra confermare le aspettative di chi vede un quantitative easeing destinato a durare ancora per un tempo indefinito, vista anche la stretta fiscale che si inizierà ad avere dal 2013.
La politica monetaria americana si conferma dunque al completo servizio della crescita economica e finanziaria in un contesto che viene giudicato comunque compatibile con la stabilità dei prezzi entro i target storici della Fed.
