Negli Stati Uniti è appena uscito il dato "Housing starts e building permits" di settembre 2012. L'indagine su cui si basa questo indicatore viene svolta telefonicamente o personalmente dal Census Bureau del Dipartimento del Commercio, attraverso l'intervista di 10.000 costruttori tra 15.000 aziende selezionate, per quantificare mensilmente la costruzione di unità residenziali private (le strutture pubbliche non vengono censite).
Si tratta, dunque, di un'indagine completa, che fornisce buone indicazioni sullo stato di salute del settore edile ed anche sulle prospettive per l'andamento futuro. In effetti l'indagine prende in esame sia le unità abitative in fase di costruzione "Housing starts" (nelle sue varie fasi e stati di avanzamento) sia le unità abitative cui è stato concesso il permesso edificatorio "building permits"
Il dato odierno riferito a Settembre evidenzia risultati estremamente forti evidenziando +15% MoM vs. (attese di consenso di +2.7%) per le unità abitative in fase di costruzione, mentre i permessi di costruzione segnano un +11.6% MoM vs. (attese di consenso di +1.1%).
Anche escludendo la componente volatile delle multi-family, i tassi di crescita mensili rimangono a +11% per le housing starts e al 6.7% per i building permits del comparto single-family.
I tassi tendenziali annui accelerano a +34.8% YoY per le housing starts ed a +45.1% YoY per i building permits.
Con i risultati odierni si conferma la crescita degli investimenti residenziali almeno al 10% QoQ ann. in Q3, mentre si pongono le basi per una ulteriore accelerazione al 15% QoQ ann. in Q4, con un contributo alla crescita del GDP rispettivamente di 0.3% e 0.4%.
Questi dati agevolano ancora una volta un nostro commento positivo.
Quella crisi che, in fondo, ha avuto origine proprio dal settore immobiliare americano forse potrebbe terminare proprio sullo spunto di questi dati riferiti alla stessa economia e allo stesso settore.
Vedremo se questi dati avranno un effetto positivo immediato sui nostri mercati.
