Piano Bar di Virginio Frigieri
I "pastori"
del pianeta
6/7
Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi
Un documento del 1974 definito "ingenuo" dallo stesso Estulin, intitolato "La crisi della Democrazia" scritto a tre mani da Samuel Huntington (politologo di Harvard) , Michel Coizier (sociologo francese membro della "Accademie des sciences morales et politiques") e da Joji Watanuki (membro giapponese della Trilateral) sottolinea il «bisogno di instaurare un dialogo tra il Dipartimento di Stato e le multinazionali; il primo eserciterà pressioni sui Paesi sviluppati affinchè adottino legislazioni liberiste e contrarie ai nazionalismi; le seconde forniranno al Dipartimento di Stato le loro conoscenze sui Paesi in cui operano» Sempre nel documento si afferma inoltre che una repubblica democratica «è l'unica via per imporre l'autorità , ma non necessariamente è applicabile in tutti i suoi aspetti.. è auspicabile porre dei limiti a un'estensione troppo ampia della politica democratica un buon governo dovrà avere la capacità di prospettare una crisi clamorosa, in modo da poter chiedere ai propri cittadini, dei sacrifici per poterla fronteggiare in diverse situazioni l'esperienza, la maturità e i talenti particolari dovranno superare il valore della democrazia, al fine di imporre l'autorità gli scenari in cui si possono adottare le procedure democratiche sono in poche parole, limitati » Il documento esprime infine ansietà per «la crescente partecipazione popolare al controllo sulle istituzioni sociali, politiche ed economiche, in particolare per una reazione contraria alla concentrazione di potere nelle mani del Congresso e del governo statale o locale».
Quindi la Trilateral si preoccupa del fatto che la gente, in una società democratica, possa ribellarsi ai suoi progetti sul futuro del Paese. E dunque per prevenire questa opposizione prima che insorga, la Trilateral raccomanda l'introduzione di poteri legislativi al fine di riportare come afferma Gary Allen «a un livello più equilibrato il rapporo tra l'autorità governata e il controllo popolare , attraverso un piano di centralizzazione economica e sociale di potere nelle mani del Congresso, un programma di abbassamento delle aspettative lavorative, per chi ha ricevuto un'istruzione media».
Ora si può mai pensare di portare a termine un simile programma senza aver preso prima il controllo della stampa ed averle messo il bavaglio? Sicuramente no. Ed infatti la Trilateral Commission propose limitazioni sulla libertà di stampa, da intendersi come restrizioni su quello che i giornali possono pubblicare in particolari e delicate circostanze; garantire al governo il diritto di non divulgare informazioni ai media
ampliare i casi di reato di diffamazione (vedi in Italia il caso Sallusti che scoppia manco a farlo apposto sotto la presidenza Monti), se necessario, e dotarlo di strumenti di controllo sugli abusi della stampa; pretendere dai giornalisti adeguati livelli di "professionalità", pena l'introduzione di una severa regolamentazione governativa
Tutti questi passaggi non provengono da fonti avverse alla Trilateral Commission e ne rispecchiano i propositi formali della Commissione.
Anche se l'idea di un controllo dei media e di un monopolio dei media, può apparire assurda in paesi occidentali come il nostro, in pratica è +quello che si è andato consolidando in tutti questi anni tutto coi nostri soldi e sotto ai nostri occhi
+ Se i giornali sono tenuti vivi solo dalle sovvenzioni dello stato (nostre tasse) altrimenti chiuderebbero domattina e le televisioni vivono di pubblicità finanziata dalle aziende produttrici che riversano questi costi sul conto che pagate ogni volta che arrivate alla cassa di un supermercato, voi siete (noi siamo) fottuti!!
Ed è inutile baccagliare contro Grillo che non lascia andare i suoi a parlare in televisione, perchè anche in questo caso, come in molte questioni
ha ragione da vendere!… Quando ci sarà un canale Rai senza pubblicità che si mantiene coi soli soldi del canone e che dia un vero servizio pubblico allora potrà avere un senso andare a parlare in televisione, ma fino ad allora è fiction pura, soap-opera, teatrino squallido, operetta, burlesc
trovate voi il termine che vi pare
ma non può essere informazione libera!.
Ben Bagdikian, ex editorialista del Saturday Evening Post, in un libro intitolato "Il monopolio dei media" del 1983 rivelava già allora, le direttive segrete con cui 50 multinazionali stabilivano quello che gli Americani dovevano leggere, sentire o vedere, ma il bello è che in un recente aggiornamento del libro di Bagdikian del 2004, intitolato "Il nuovo monopolio dei media", Bagdikian evidenzia che ora solo cinque multinazionali, controllano il "quarto potere americano"!!!
Non vi basta ancora?? Benissimo allora proseguiamo con altri esempi:
La PBS (Corporation for Public Broadcasting) è ritenuta da molti un'istituzione pubblica. Sul suo sito Web, la PBS è una società no-profit del settore dei mass media, di proprietà, e agente per conto delle stazioni televisive pubbliche. In quanto comunità di persone fidate, la PBS utilizza il potere di una televisione non commerciale, di Internet e degli altri media per migliorare la vita degli Americani (quando qualcuno vuole migliorarvi la vita diffidate sempre!) attraverso programmi di qualità e servizi che informano, ispirano ed illuminano. La PBS è ricevibile nel 99% delle case americane provviste di televisione; offre una serie di servizi digitali sottoscritti da un numero crescente di utenti e raggiunge circa 90 milioni di persona alla settimana! Uno spettacolo.
Poi andiamo a grattare e vediamo che il programma di punta della programmazione PBS è il telegiornale serale "The NewsHour con Jim Lehrer". Ma Jim Lehrer è un membro del "Council on Foreign Relations" alias CFR. La maggior parte del capitale della PBS (gli azionisti di riferimento) è fornita dalla AT&T, una società del CFR, dalla Archer Daniels Midland, il cui presidente Dwayne Andreas, era un membro della Trilateral Commission, dalla PepsiCo, una compagnia del CFR e dalla Smith Barney, altra società del CFR. In pratica tutte società annoverate tra le maggiori istituzioni finanziarie del mondo; la Smith Barney, poi è strettamente collegata alla Citigroup Inc, una compagnia di servizi finanziari globale, che fa parte del Bilerberg Group, del CFR e della Trlaterl Commission. Al telegiornale di Jim Lehrere, partecipano poi alcuni dei più noti giornalisti politici degli Stati Uniti, come Paul Gigot, David Gergen, William Kristol e William Safire che appartengono tutti al Bilderberg Group , al CFR o alla Trilateral Commission. Potrà la PBS in determinate questioni di interesse pubblico essere così limpida ed imparziale con una simile compagine? Ciascuno di voi si ritagli la risposta che crede
Si potrebbe andare avanti ancora per mesi, citando libri, casi di elezioni presidenziali "pilotate" direttamente da queste lobbies, ma è ora di cominciare a tirare qualche somma:
La triade Trilateral-Bilderber-CFR è formata dai più importanti manager finanziari e dai membri dell'establishment a livello mondiale. La chiave per far si che il potere si accentri nelle loro mani, sta nel convincerci a rinunciare alle nostre libertà, per far fronte a un comune nemico o a una crisi globale (pensate a quante volte vi hanno detto in questi mesi che quello che serve è più Europa, non meno Europa nonostante questa Europa ci stia lentamente affogando e uccidendo!). Le fondazioni e le istituzioni dell'istruzione e della ricerca sono finanziate dai membri della Trilateral e del CFR, per effettuare gli "studi" che vengono poi utilizzati per giustificare ogni loro abuso. I pretesti cambiano di volta in volta ma l'obiettivo finale è sempre la libertà individuale. La nostra libertà"
Mi dispiace ora deludere qualche nostalgico "comunista" che un anno fa aveva creduto di avere un presidente (Napolitano) con due pa..e così che motu proprio, mandava a casa Berlusconi., nominava Monti Senatore a vita e gli dava le chiavi del governo in mano.
Beh se avete pensato questo avete sopravalutato le capacità del nostro Presidente. La "verità" più verosimile è che a Napolitano abbia telefonato "qualcuno" e gli abbia detto "
Presidente si metta a sedere comodo che adesso le spieghiamo come funziona e cosa c'è da fare da qua a Natale
"
Mi dispiace anche di deludere quelli che ancora s'inchinano, leccano ed elogiano il grande atto di generosità di Berlusconi per aver fatto un passo indietro; "Ghè pensi mì" di sua volontà non avrebbe mai fatto nessun passo indietro, tanto che ancora pochi giorni prima della caduta andava in giro a decantare i ristoranti pieni gli alberghi e i voli prenotati, incapace di vedere che più della metà del paese stava ormai affogando; anche lì "qualcuno" ha telefonato e gli ha detto: "Cavaliere la festa è finita!.. preferisce andarsene con le sue gambe o mandiamo qualcuno a prenderla?"
La "verità" più verosimile è che Berlusconi aveva da tempo passato il segno consentito pestando i "co..sidetti" a gente che un miliardario di periferia come Berlusconi se lo tritano, lo mischiano col tabacco della pipa e poi se lo fumano!.
Qualche esempio?: qualcuno crede che sia bastata la caduta del muro di Berlino nel 1989 per abbassare completamente la guardia nei confronti dell'ex Unione Sovietica e del non diamantino signor Putin? Avete idea di quanti milioni di dollari l'amministrazione americana continui a spendere in satelliti spia ed intelligence per tenere "controllata" la situazione?… E se un Berlusconi (capo del Governo di un paese militarmente alleato) parte il venerdi sera col suo aereo per andare a far festa nella dacia di Putin (a prescindere dal fatto che vi siano o meno escort al seguito) secondo voi questa cosa di là dall'Atlantico non infastidisce nessuno?… Quando poi dopo una settimana dalle feste private, l'Italia firma accordi con Gazprom superando agevolmente pali e paletti che ad altri paesi della Nato anche più importanti non vengono tolti, di là e al di qua dell'Atlantico nessuno si incavola e sono tutti contenti? Se dopo aver rifilato alla Francia un quarto del nostro debito pubblico, in cambio di una promessa di realizzazione di alcune centrali nucleari che liberassero i magazzini francesi di materiale che stava diventano obsoleto, non solo non riesci a fare una mazza, ma poi prendi e te ne vai in LIBIA sotto alla tenda di Gheddafi a firmare accordi per rimborsi di guerra in cambio di grandi opere pubbliche da affidare alle società di Eni e Finmeccanica e compagnia bella, i francesi con in tasca una montagna di debiti tuoi saranno stati contenti? (chi sono stati i primi aerei ad alzarsi in volo per andare a "pettinare" Gheddafi?? Mi sto confondendo io o erano francesi? E gli americani che negli anni hanno provato più volte ad eliminarlo, secondo voi alla CIA, all'FBI e all'amministrazione americana avranno brindato di contentezza? E quando qualche tempo dopo si è permesso allo stesso Gheddafi di venire a Roma a piantare le tende con il suo circo equestre al seguito, sono stati tutti felici della folkloristica festa messa in piedi (ambasciata americana? Vaticano? Francesi tutti a brindare dalla gioia?).
E' con episodi del genere (più che per le gnocche al seguito) che il destino di Berlusconi si è andato segnando e delineando ..
Prima del reddem rationem finale, l'organizzazione ha dovuto preoccuparsi di avere un suo uomo anche alla BCE: una volta arrivato Mario Draghi (membro Bilderberg nonchè già uomo Goldman Sachs) il buon Monti ha fatto il resto
Mario Monti, già presidente del ramo Europeo della Trilateral da anni, alla riunione del Bilderberg Group di Giugno 2011 (quando hanno preso a sberle Borghezio) era presidente in carica del Bilderberg da oltre un anno: in quella sede è realistico pensare che sia stata assunta la decisione di mandare a casa Berlusconi , dopo un mese e mezzo lo spread veleggiava già oltre quota 500 e il resto è storia. Si noti bene che la Rochefeller & C. stavolta non ha mandato un personaggio qualsiasi, ma ha sacrificato il suo "gran Maestro" e per rendere il "messaggio" ancora più forte in modo che non ci si dimentichi troppo in fretta dell'accaduto, il fantasma di Monti resterà tra i banchi di Palazzo Madama attraverso la più rapida nomina di "senatore a vita" della storia della Repubblica Italiana, pronto a rientrare in pista ogni volta che ve ne sarà bisogno, affiancato dalla durissima Fornero che mi ricorda tanto un colonnello del KGB di un vecchio film di James Bond.
Quindi se tutto va bene siamo rovinati!
Riepiloghiamo per coloro che accedono all'articolo tramite la LombardNews i precedenti link FREE della saga Bilderberg
Piano_Bar : I pastori del pianeta prologo
Piano_Bar : I pastori del pianeta 2-7 - Il reclutamento dei nuovi adepti
Piano_Bar : I pastori del pianeta 4-7 - Una fitta rete di affiliate
Piano_Bar : I pastori del pianeta 6-7 - Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi